6 feb 2012

Querelata dal mio Avvocato, solo per ripicca!!

Querelata dal mio Avvocato, per ripicca!!!


Pretende trasparenza.. e il suo Avvocato la Querela!!

La lettera qui sotto, è stata spedita dalla Sgra in questione al sito dove Fabio del Toro; ma, fin'ora, nessuno l'ha degnata di una risposta.

Torniamo inoltre a ripetere, con molta pazienza, a quelli di: denunceitaliane.it, che: questa Signora è l'ennesima prova che.. il vostro sito non funziona! è troppo pesante e pieno di errori. Risultato? La Signora non riesce a entrarci, nemmeno a iscriversi.. E quindi, come tanti altri, si è arresa, e alla fine si è rivolta a noi.

La Lettera in sè, oltre a una richiesta urgente d'aiuto, è altresì, un'importante Testimonianza di Denuncia verso il comportamento Ignobile!! che stanno attualmente tenendo, gli Avvocati di Tutta Italia!!! con i loro clienti!!

Vergogna!! Vergogna!!! E, ancora VERGOGNA!!!!

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Gent.mo Fabio del Toro

Le chiedo urgentemente un aiuto anzi glielo
grido perchè conto solo su di Lei. Ho letto tutte le pubblicazioni sul
sito e ho rivissuto tutta la mia esperienza avuta.

Sono umbra e sono stata querelata davanti al giudice di Pace per diffamazione dal mio avvocato. Dico "mio" poiché mi ha assistito in una causa. La diffamazione è per aver chiesto a lui e contemporaneamente alla controparte con lettera raccomandata i conteggi del rimborso da ottenere, e i dettagli delle sue spese legali, poiché si rifiutava di darceli quando ripetutamente glieli avevamo chiesti, pretendendo un comportamento trasparente.

Inoltre, MI ha fatto pure una citazione sempre davanti al giudice di pace per 400 euro che mancavano al totale di un cifra a 4 zeri. Tanto a lui cosa gli costa fare le citazioni e le
querele !!??!! e noi poveri cittadini comuni siamo costretti a difenderci da ripicche e rancori, solo per un diritto che chiediamo! .

È stata fissata un' udienza a Marzo, e ho disperatamente bisogno del Suo aiuto perché non mi
fido più di nessuno.

La prego di rispondermi e di aiutarmi glielo chiedo con il cuore in mano. La mia email è: (elisadomino@yahoo.it) ma, visti problemi che ho con il computer, Le lascio il mio recapito xxxxxxxxxxx e preferirei poterLe parlare a voce, oppure che possa lasciarmi Lei un recapito dove magari io la contatti.

Io La ringrazio
infinitamente e confido su di Lei, davvero.
Grazie.

elisadomino@yahoo.it -

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Ulteriori Dettagli della Denuncia:

Gent.mo Staff di Denunce in Rete; a questo punto, mi arrendo.

Volevo
contattare il Sig. Fabio del Toro che, mi avete detto, appartiene al sito di denunceitaliane.it , e ci ho provato inviandogli un'email, poiché avevo letto il "vademecum su come denunciare un avvocato" dove venivano riportati casi simili al mio, tipo di testimonianze di membri dello stesso studio legale che instaurava una querela per diffamazione. Così, con chissà quale grande speranza volevo rintracciare colui che in questo racconto aveva avuto la capacità di fare i giusti passi per poterlo fare anche io. Mi sono anche iscritta al sito, ma non riesco a entrare.

Il risultato è stato vano.


Così, visto che siete stati unici davvero, perché
mi avete risposto immediatamente e sempre, a questo punto preferisco
pregare voi se potete aiutarmi ...

Cerco una persona che possa aiutarmi davvero in questa doppia disavventura e che mi possa dire se veramente sono il soggetto di un atto criminoso, quello di cui vengo accusata.

Come Vi ho già accennato sono Umbra, della provincia più a sud, e sono venuta a conoscenza in data 20/05/2011 di essere stata querelata per diffamazione dall'avvocato che mi ha a sua volta difeso in una precedente causa contro una banca.

In realtà siamo imputate me e mia madre, tra l'altro molto anziana.


Il capo d'imputazione del Pm, è il seguente:

"imputata del reato p.ep. degli art. 110, 81 cpv, 595 C.P.
perché con una più azioni di un medesimo disegno criminoso , consistite
nell'affermare, in presenza della sig.ra … (segretaria) e dell'avv. …
(collega di studio) ed in relazione al pagamento degli onorari
dell'avv. … che "c'era sotto qualcosa" nonché nella predisposizione e
nell'invio di una missiva a firma delle stesse datata T…, il 15/07/2010
indirizzata all'avv. … (nostro difensore) e all'avv. … -(di controparte-
banca) - e quindi comunicando anche con più persone, offendeva l'onore e
il decoro di … accusandolo di varie inadempienze professionali di
comportamenti scorretti, di essere uso a mutare a piacimento e con danno
degli assistiti gli accordi presi in merito alle spettanze
professionali."


La lettera in questione, che abbiamo inviato al legale che ci ha querelato, e contemporaneamente alla controparte della banca, è la seguente:
https://docs.google.com/document/d/10BDHHaOF__EDdcA1FMRjHpOjYxMqVRLcl1Otn0XYg-I/edit

Si tratta di una falsità immane, nell'atto d'imputazione in quanto
la persona caso mai è una sola a cui è stato comunicato e nello stesso
tempo, cosa quindi che non può dimostrare il reato di diffamazione
perché a quanto ho letto un po’ in giro ce ne vogliono almeno due.
Inoltre anche se non è vero perché dichiarano il falso, "il c'era
sotto qualcosa" che senso ha" ??? - mi domando - e ancora "…..e il
decoro di ….(tizio) accusandolo di…." È stata presa una frase pari pari
dall'atto di querela depositato e quindi credo si sia dunque travisato
e raggirato di gran lunga il contenuto della nostra lettera.


C'è da dire una cosa, l'avvocato di controparte, che conoscevamo da tempo, ci ha consigliato l'avvocato che ci ha difese nella causa contro la banca poiché lui non poteva ovviamente seguirci e noi ci siamo fidate.
Questa lettera prima di inviarla all'avvocato di controparte abbiamo chiesto un appuntamento nello studio per porla alla sua lettura e chiedere se potevamo inviargliela per raccomandata.
A questa lettera l'ex-difensore, per così dire, in data 22/07/2010 rispondeva contestando il contenuto, richiedendo l'intera somma dei suoi compensi e minacciando le vie legali.


Abbiamo poi scritto all'Ordine degli Avvocati della città in data 8 agosto 2010 perché ancora non ci spediva il dettaglio dei compensi legali liquidati. Così abbiamo richiesto che si
verificassero i conteggi delle spese legali con gli acconti versati.

L'Ordine ci ha risposto dopo quattro mesi, con posta semplice ( 31 novembre quando l'abbiamo ricevuta) in questo modo:

"In riferimento all'oggetto comunico che il Consiglio dell'Ordine non effettua verifiche sulle spettanze professionali degli iscritti né esprime pareri in ordine agli onorari spettanti, se non a richiesta degli iscritti medesimi.

Il presidente Avv. … …"


Si necessita precisare che il legale che ci ha querelato è uno dei consiglieri dell'Ordine.

Alla fine, solo l'Avvocato di controparte ci ha risposto chiarendo i calcoli del solo risarcimento ed anche il fatto che il conteggio della commercialista era sbagliato inviandoci il dettaglio eseguito con un programma gestionale e finalmente abbiamo capito, prendendo anche atto che la commercialista aveva sbagliato, ma almeno ci aveva dato modo di iniziare a capire da zero.

Nonostante dunque avessimo esposto le nostre dichiarazioni in data 20/05/2011 quando, con nostra meraviglia, siamo venute a conoscenza presso la questura di questa querela, e nonostante per ben due volte successivamente avessimo parlato con il Pm per chiarire il fatto, e richiedere conseguentemente anche per iscritto l'archiviazione, abbiamo ricevuto a dicembre 2011 il decreto di citazione a giudizio davanti al Giudice di Pace.


Abbiamo allora capito che si continua a perseguire l'ingiustizia di accusare due donne, tra cui una molto anziana (mia madre), con un capo d'imputazione irregolare e per aver chiesto solamente quello che è un nostro diritto sapere!!

Si soddisfa così una perversità..


Siamo convinte che è di buona prassi che un qualsiasi legale che operi con scienza e coscienza in qualsiasi momento il cliente lo richieda, specie alla fine di una causa, debba fissare una sorta di conferenza per fornire tutte le spiegazioni e delucidazioni. Invece, da subito siamo state messe alla porta inspiegabilmente con un atteggiamento offensivo e non rispettoso, specie verso una persona anziana, un comportamento di chiusura improvviso senza motivo quando siamo andate nello studio per chiedere di poter parlare, assunto dunque per aver chiesto di darci semplici spiegazioni e semplici conteggi. Un atteggiamento inconcepibile davvero e non decoroso per la professione.

Ci sembra di vivere un'assurdità.


Noi non abbiamo offeso nessuno e neppure diffamato, abbiamo chiesto solo un nostro diritto negato fino alla fine mentre era professionalmente obbligatorio e doveroso da parte del legale chiarirlo e soddisfarlo. Nessuno ha leso il decoro di nessuno!.


I testimoni

presi, anche in questo caso lavorano nello stesso studio dell'avvocato che ha querelato e comunque non erano presenti nel momento dell'accordo preso come accade in tutti gli studi legali nessuna segretaria è presente al momento degli accordi con il legale. Come ho letto sulla vostra pubblicazione si dovrebbero supporre quindi violazioni al codice penale per falsa testimonianza all'art. 372 c.p.p, e al codice deontologico per violazione dell'art 52 che prevede che gli avvocati non possono mettersi d'accordo con un testimone per avere da lui deposizioni compiacenti e questo è scontato visto che lavorano nello stesso studio. Ma per questo il Pm ci ha condannate.

Sempre più assurdo.


E' evidente che per gli avvocati o cosiddetti uomini di legge, le spese per fare causa sono irrisorie o nulle quindi per alcuni rovinare le persone è semplice, querelandole gratuitamente,

senza essere neppure segnalati agli organi competenti, questo non ci fa ben sperare in una democrazia giusta.


Il cittadino è costretto a difendersi affrontando grandi spese, per il semplice piacere, di ripicca e rancore,

che l'avvocato ha verso chi ha chiesto solo un diritto, e magari, controllato i propri interessi.




Con il potere che sanno di possedere, alcuni ne abusano a discapito della gente perbene ricavandone dei facili guadagni, sfruttando al massimo le loro potenzialità di furbi. Con sapiente astuzia, sanno stravolgere la verità per trovare moventi per attivare processi cambiando i reali fatti a favore delle proprie convenienze e trovando pure chi glielo permetta.

Mentre loro instaurano una falsa diffamazione richiedendo e affidandosi dunque ad un ottimo risarcimento, a noi chi ci risarcisce l'indebita e ingiusta e impune manovra????????

Questo non rappresenta una giusta democrazia ma piuttosto una perfida dittatura!!!
.

Se ne deduce che secondo questo avvocato noi avremmo dovuto accettare passivamente e basta senza chiedere e saper nulla di nulla. Invece, oltre che rendere conto liberamente a noi stesse, lo dobbiamo anche alle persone che negli anni ci sono state vicine ad aiutarci nelle varie situazioni della vita.


Per tali comportamenti dovrebbero esistere dei provvedimenti disciplinari, visto pure che lor signori hanno un cosiddetto "codice deontologico".


Punire l'assoluta spregiudicatezza di un uomo di legge, che non può essere celata da un far finta di nulla da parte dell'ente preposto al controllo dell'operato professionale e comportamentale e che continua a permettere abusi di potere per soddisfare sentimenti gratuiti di ira rancore e vendetta verso un proprio cliente che si ribella alla passività, recando dolore, danno fisico, morale, materiale, ad un comune cittadino che chiede onestamente e semplicemente un diritto!.


Bisogna bloccare questi ormai ripetuti comportamenti di persecuzione corrotta, e punizione.. del comune cittadino onesto!! .


Prendendo la sentenza del 21 settembre 2010 dice in alcuni punti

"… L'interrogativo sulla correttezza professionale di
questi soggetti non può tradursi automaticamente sempre e comunque in
una reazione punitiva dello stato…"

mentre invece, a nostro avviso, sì che si dovrebbe punire severamente un professionista che agisce in questo modo verso i clienti onesti, specie quando per tali avvocati è consuetudine farlo verso i propri clienti.


La sentenza dice anche :

" La pretesa della querelante di ottenere tutela di diritto penale a fronte di una cittadina che ha
formulato interrogativi sulla propria correttezza professionale non può trovare risposta positiva a fronte della logica considerazione che questa cittadina ha esercitato un diritto che le è riconosciuto dal nostro ordinamento. … un diritto di critica costituzionalmente tutelato …considerato che senza libertà di espressione e di critica la dialettica democratica non può realizzarsi…Una risposta diversa si tradurrebbe in un inconcepibile divieto per gli interessati di chiedere il controllo sul livello deontologico nei confronti di soggetti la cui attività di liberi professionisti o di lavoratori dipendenti, può profondamente incidere sui propri diritti personali e patrimoniali. La …….. era nel suo pieno diritto di accertare se questa divergenza fosse da ascrivere ad una propria errata valutazione dei rapporti dare/avere con la professionista…o fosse da ascrivere a un'errata valutazione di quest'ultima."..etc.,etc.


L'avvocato che ci ha querelato, ci ha fatto pure una citazione in data 30/11/2010, sempre davanti al Giudice di Pace per qualche centinaia d'euro che allora mancavano al totale di un
cifra a 4 zeri, in attesa dei conti richiesti che speravo giungessero dall'Ordine almeno alla fine di Ottobre e per cui avevamo comunicato di saldare. Questa citazione è stata fatta sempre cogliendo l'occasione di richiedere altrettanti soldi.


Comunque nonostante abbiamo cercato in tutti i modi di addivenire a più possibili conciliazioni sempre dall'interessato scansate, dobbiamo io e mia madre con problemi di salute, affrontare una citazione civile ed a brevissimo un procedimento penale.

E questo non ditemi che non è assurdo. Intanto la banca ci ha
fatto pure appello, chissà se su suggerimento di un amico!!



Questo è ciò che accade nella mia piccola città.

Questo mio racconto è voluto
affinché insieme ad altri possa servire a far cessare fatti del genere,
affinché le persone aprano gli occhi per non incappare mai in casi simili.

Dobbiamo denunciare tali episodi sempre e continuamente

affinché chi sta un gradino sopra di noi e sa di poter intervenire lo
faccia rendendoci una società migliore.


Ho disperatamente bisogno di
un Vostro aiuto perché non mi fido più di nessuno, perché abbiamo
toccato fino in fondo il tipo di ingiustizia che è in atto, affinché si
possa debellare con una persona onesta, avida di giustizia vera.

Vi ringrazio sempre infinitamente e confido su una Vostra risposta.
Grazie.


elisadomino@yahoo.it

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I Dati dell'autrice dell'articolo verranno resi noti ad organi competenti o di giustizia qualora ne facessero richiesta.

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Preghiamo se qualcuno c'è che può aiutare, o indirizzare la Signora in questa sua giusta causa, di farsi avanti, perchè è un problema che riguarda tutti noi.

Grazie.
Denunce In Rete -


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Link in tema:
http://www.cocomind.com/it/homepage?page=show_ad&adid=236&catid=5

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Post Relazionati:
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/06/domande-per-fabio-del-toro.html
Cosa fare per Denunciare un Avvocato?
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/01/come-fare-per-denunciare-un-avvocato.html
Altre segnalazioni, su Giudici e/o Avvocati corrotti:
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/11/claudio-canavero-giudice-corrotto.html
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