5 lug 2011

Ergastolo Ostativo: "La pena di morte viva", la verità nascosta

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Abbiamo ricevuto alla nostra e-mail, questo testo che diffondiamo subito.

Un'ennesima "Verità scomoda" tutta italiana, una pena completamente anti-costituzionale..

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Ergastolo Ostativo: "La pena di morte viva", la Verità nascosta.

https://docs.google.com/leaf?id=1RIk-zCJyZF7a_4KUPNry4DlVJqfBoVnxQZZi09KnkTtDeO2489338jBF5UEt&sort=name&layout=list&num=50

È da tanti anni, prima di molti altri, persino degli stessi giudici, avvocati e addetti ai lavori, che ho scoperto che in Italia esiste “La Pena di Morte Viva”.
È da tanti anni che parlo e scrivo che la pena dell’ergastolo ostativo è peggio, più dolorosa è più lunga della pena di morte;
che è una pena di morte al rallentatore;
che ti ammazza, lasciandoti vivo, tutti i giorni sempre un po’ di più;
che in Italia ci sono giovani ergastolani che al momento del loro arresto erano adolescenti, che invecchieranno e moriranno in carcere;
che solo in Italia, in nessun altro Paese in Europa, esiste la pena dell’ergastolo ostativo, una pena che non finirà mai se non collabori con la giustizia o se al tuo posto non ci metti qualche altro;
che la pena dell’ergastolo va contro la legge di Dio e digli uomini, contro l’art. 27 della Costituzione, che dice “Le pene devo tendere alla rieducazione”, e alla Convenzione della Corte europea.


Ora, queste cose non le dico solo più io.
Ora queste cose vengono dette anche dalla Magistratura di Sorveglianza: in Italia esiste una pena che non finisce mai, esiste “La Pena di Morte Viva”: l’ergastolo ostativo (art. 4 bis O.P)


Nella rivista Ristretti Orizzonti anno 12, numero 3 maggio-giugno 2010 pag. 34 Paolo Canevelli, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia rilascia questa dichiarazione:


(...) Per finire, e qui mi allaccio ai progetti di riforma del Codice penale, non so se i tempi sono maturi, ma anche una riflessione sull'ergastolo forse bisognerà pure farla, perché l'ergastolo, è vero che ha all'interno dell'Ordinamento dei correttivi possibili, con le misure come la liberazione condizionale e altro, ma ci sono moltissimi detenuti oggi in Italia che prendono l'ergastolo, tutti per reati ostativi, e sono praticamente persone condannate a morire in carcere.
Anche su questo, forse, una qualche iniziativa cauta di apertura credo che vada presa, perché non possiamo, in un sistema costituzionale che prevede la rieducazione, che prevede il divieto di trattamenti contrari al senso di umanità, lasciare questa pena perpetua, che per certe categorie di autori di reato è assolutamente certa, nel senso che non ci sono spazi possibili per diverse vie di uscita.
(Roma 28 maggio 2010, intervento al Convegno Carceri 2010: il limite penale ed il senso di umanità).





Carmelo Musumeci - Carcere Spoleto


PERCORSI SBARRATI-" Video sull'ergastolo ostativo, prodotto dagli ergastolani:
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Salve,
mi chiamo Mita.

Sono un'amica di Carmelo Musumeci che è un ergastolano ostativo, in carcere da 20 anni, attualmente è nel carcere di Spoleto.

Divulgo gli scritti di Carmelo che da anni lotta per l'abolizione dell'ergastolo ostativo.

Carmelo è abbastanza "famoso" in internet perchè ormai molti siti e giornali pubblicano i suoi scritti che io e altri diffondiamo (i denuti non possono accedere ad internet, quindi Carmelo spedisce a noi il cartaceo dei propri scritti).

io sono solo una delle tante del gruppo che diffonde gli scritti di Carmelo Musumeci. Dietro a Carmelo c'è un "movimento" di amici molto vasto.

Di seguito a questa vi invio un altra mail con altre informazioni.
cerco una spiegazione tecnica dell'ergastolo ostativo.


Comunque in poche parole:

l'ergastolo ostativo disciplinato dall'art 4 bis prevede (a differenza dell'ergastolo ordinario) che gli ergastolani siano esclusi dai benefici penitenziari (es permessi premio, semilibertà, ecc)


Grazie

Mita


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Altri documenti inviatici da Mita:


Sulla Definizione e spiegazione dell'Ergastolo Ostativo:

https://docs.google.com/leaf?id=1seiv_i4BcY425CJ_4RU1WYLB9_kYjqYuKSc_BPsjG_ObodZlvzh6LzqM39Yh&hl=it
https://docs.google.com/leaf?id=1j0O5Bcx7txJiiz1oL-xf4xc_Vs0IsJxoIPMHitVYBOs-1s5SVq-1ZCY57VC0&hl=it


Sul Caso di Carmelo Musumeci:

https://docs.google.com/leaf?id=1gOHKlBqxRQVavnAFp3ce4xfJIZYBMTOhcUPpWbOD03xnjS94qO22v-eakJsH&hl=it
https://docs.google.com/leaf?id=1l1sEE8OM5IXHEM3yutxecOxAjhWUEwsXnPMJYeBt6bm_JxQKIKXgg5v1oaYD&hl=it
https://docs.google.com/leaf?id=1J_JQma194CrBk7Jy4uTYigEqSBELejPkXnTqyhoQXgIm0rAGaWTGmnl2nFC9&hl=it


Lettera aperta degli ergastolani a Papa Benedetto XVI


https://docs.google.com/leaf?id=1eAIxx1tgPxBclTSbaqn2d3pqmBzOdCo2iyIneouNXex3XvtLTURkUPjjuNAo&hl=it

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Estratti:

"
Pochi sanno che i tipi di ergastolo sono due: quello normale, che manca di umanità, proporzionalità, legalità, eguaglianza ed educatività, ma ti lascia almeno uno spiraglio; poi c’è quello ostativo, che ti condanna a morte facendoti restare vivo, senza nessuna speranza"

"L’ergastolano del passato, pur sottoposto alla tortura dell’incertezza, ha sempre avuto una speranza di non morire in carcere, ora questa probabilità non esiste neppure più.
Dal 1992 nasce l’ergastolo ostativo, ritorna la pena perpetua, o meglio la pena di morte viva."


Cosa si intende per ergastolo ostativo?


"Quando parliamo di ergastolani ostativi non stiamo parlando di pedofili o di gente che ha ammazzato figli e mogli; stiamo parlando di chi è stato condannato per reati di associazione mafiosa. Il carcere ostativo è per gli imputati che hanno preso l’ergastolo per reati di mafia e sono ostativi perché nessuno di loro collabora con la giustizia; chi non collabora non ottiene i benefici penitenziari. Ma è bene precisare che il padre di famiglia che rimane dentro perché ha scelto di non collaborare non lo fa sempre per scelta consapevole o omertà, ma è anche paura di ripercussioni su loro stessi una volta usciti o sulla loro famiglia.

Gli ergastolani in Italia oggi sono circa 1400, la stragrande maggioranza dei quali provenienti dal sud; l’ostatività nasce dall’inasprimento delle pene come risposta dello Stato dopo i reati di mafia, più o meno negli anni 90.

La maggior parte di loro ha già scontato all’incirca 20 anni e l’ergastolo ostativo sta venendo fuori adesso perché, dopo i 20, normalmente uno può chiedere la semi - libertà. A tutti quanti è stata negata poiché in base all’art. 4 bis non vi è traccia nelle loro cartelle di collaborazione con la giustizia. Non è che uno nasce con l’ergastolo ostativo; molte volte non si sa neanche di averlo finché non si scopre che la magistratura ti rifiuta i benefici in quanto non risulti collaboratore."

Qual è la vera contraddizione del'ergastolo ostativo?

"Non si tratta di tirar fuori delinquenti dalla galera a tutti i costi, ma di dare una possibilità a chi ne avrebbe diritto. In carcere, per ottenere i benefici occorrono il diritto ed il merito: per gli ostativi non si arriva al merito, non si arriva a stabilire se hai fatto un percorso tale per cui psicologi, direttore del carcere ecc.. possano presentare una relazione su di te e su quanto tu sia cambiato; non ne hai diritto perché non ha collaborato.

Allora qui il principio educativo non c’è proprio, il famoso art. 27 non serve assolutamente a niente. Che senso ha tenere in galera uno tutta la vita con la prospettiva di non uscire mai; educarlo per cosa, per portarlo alla tomba? Il nostro è uno Stato che per certi versi ha una giustizia assolutamente "lassista" e che per altri, invece, fa pagare in maniera ingiusta e spropositata."

"..allora ecco che viene agevolato il pentito, che poi esce ed ammazza nuovamente, piuttosto di chi sta in galera perché non vuole esporre la propria famiglia a rischi."

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Aggiornamenti 13-03-2012:



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Un interessante articolo di UMBERTO VERONESI :
ma anche un nuovo video (dura meno di 5 minuti):
http://www.youtube.com/watch?v=zmjWSkRehnk

  • SCIENTIFICAMENTE PARLANDO, L’ERGASTOLO NON HA (PIÙ) SENSO

  • BY

    UMBERTO VERONESI

  • La posizione nei confronti delle carceri del ministro della Giustizia, Paola Severino, orientata a restituire dignità alla condizione dei detenuti, mi trova pienamente allineato.

    Al di là delle singole misure contenute nel suo decreto “svuota carceri” (come l’innalzamento da 12 a 18 mesi della pena detentiva che può essere scontata ai domiciliari dal condannato), che trovo illuminate e ben motivate, credo che il suo grandissimo merito sia quello di aver dato il segnale chiaro che è ora di ripensare il nostro sistema carcerario.

    I metodi moderni sono volti al recupero e alla riabilitazione del detenuto, non alla sola punizione, magari unita all’umiliazione e alla perdita della dignità umana. Questa osservazione riporta all’attualità un tema che da tempo dibattiamo all’interno del movimento “Science for Peace” e che riguarda in primo luogo la pena di morte.

    La nostra convinzione è che andrebbe chiamata “assassinio di Stato”, perché uccidere un criminale è un modo per legittimare la violenza, e non può che creare una spirale negativa nella società. Ma esiste anche un’altra forma di pena di morte: l’ergastolo.

    Si chiama carcere “a vita”, ma, di fatto, è un modo per sopprimere la vita, perché il detenuto non è più una persona, ma la vittima di una lenta agonia, fino alla fine della sua esistenza. Per questo sono a favore dell’abolizione dell’ergastolo e per l’introduzione di un massimo di pena di 20-25 anni.

    Questa di “Science for Peace” è una posizione civile, ma soprattutto scientifica. Le più recenti ricerche hanno dimostrato che il nostro sistema di neuroni non è fisso e immutabile, ma è plastico e capace di rinnovarsi. Questo ci fa pensare che il nostro cervello non sia uguale a quello che era nei decenni precedenti.

    Vuol dire che il detenuto che teniamo rinchiuso in carcere oggi, non è la stessa persona che abbiamo condannato 20 anni fa. L’ergastolo si basa sulla convinzione che un criminale non sarà mai recuperabile, invece le neuroscienze ci dimostrano che si può riportare alla convivenza civile anche il più incallito dei delinquenti (ma ci vogliono anni).

    Su questo punto il nuovo film dei fratelli Taviani, Cesare deve morire, sembra darci ragione. Infatti un nutrito gruppo di carcerati dell’istituto romano di Rebibbia si rivela fatto di bravissimi attori cinematografici. Dotati, oltre che di un forte senso artistico, anche da umanissimi sentimenti.

fonte dell'articolo: http://www.grazia.it


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https://docs.google.com/open?id=1K4ZTTZs0Vo8LmATbIlYzD38RkQHmKZe_MN3Oai05VOJ2EGDdPaVJicLSCWi4

http://www.carmelomusumeci.com/

Se sei innocente peggio per te

Il racconto del pentito Spatuzza: ecco come preparammo l’auto con il tritolo (…) Via d’Amelio, così abbiamo ucciso Borsellino. E tornano in libertà gli ergastolani condannati nel vecchio processo. (Fonte: La Repubblica, ottobre 2011).
Uno di questi ergastolani, Cosimo, condannato per quella strage è uscito dal carcere di Spoleto.
Prima di uscire è passato a salutarmi.
Sedici anni fa eravamo nella stessa stanza del carcere dell’Asinara (l’Isola del Diavolo, come la chiamavamo noi prigionieri) sottoposti al regime di tortura del 41 bis.
L’avevo visto entrare che era un ragazzino, con i capelli neri come il carbone e con il sorriso sempre stampato sulle labbra.
E l’ho visto uscire l’altro giorno anziano, senza nessun sorriso e con tutti i capelli bianchi.
Cosimo un paio di anni fa, sapendo dei miei studi universitari di giurisprudenza, mi chiese di fargli una richiesta di permesso premio.
Dopo un paio di mesi il magistrato di sorveglianza gli rispose in questo modo:
-(…) Si dichiara inammissibile la richiesta perché il detenuto è stato condannato per reati esclusi da qualsiasi beneficio penitenziario se non collabora con la giustizia (…).
Cosimo mi venne a trovare nella mia cella e mi chiese cosa volevano dire quelle parole, ed io gli risposi in maniera semplice come ormai faccio da anni con tutti gli ergastolani ostativi:
-Vuole dire che sei destinato a morire in carcere se non metti in cella un altro al posto tuo.
Dalla sua espressione del viso notai che forse non aveva capito il concetto e allora glielo spiegai ancora meglio:
-Lo vuoi capire o no? Per uscire devi confessare i reati e fare i nomi di altri e farli condannare, solo facendo arrestare loro potrai uscire tu.
Cosimo per un attimo mi guardò con i suoi occhi da lupo bastonato, poi li abbassò e mi rispose:
-Carmelo, io per uscire farei qualsiasi cosa, ma sono innocente e quindi come faccio a confessare un reato che non ho mai commesso?
Incredulo gli replicai:
-Abbi pazienza, non è che non ti voglio credere, ma in carcere tutti dicono che sono innocenti.
Cosimo mi guardò per un lungo istante quasi con vergogna, poi sbottò:
-Carmelo, ma io sono innocente davvero.
Rassegnato scrollai le spalle e gli risposi:
-Mi dispiace Cosimo, ma non posso fare nulla! Purtroppo se sei innocente è peggio per te.
L’altro giorno quando ci siamo salutati e abbracciati, gli ho augurato di rifarsi una vita, quella poca che lo Stato italiano e le sue medievali leggi gli hanno lasciato ancora da vivere.
Carmelo Musumeci
Carcere Spoleto
https://docs.google.com/open?id=13FA8pdlOY5xQsI2qGYMc4RFnOyxsuamzwtvila6Kl1lF4waMhWP8s9_J9KAA

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Post Relazionati:
Poliziotti e Carabinieri corrotti in tutta Italia
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/03/poliziotti-e-carabinieri-corrotti-in.html
Lo scandalo delle Carceri italiane!
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/02/lo-scandalo-delle-carceri-italiane.html
Iniziativa popolare per l'abolizione dell'Ergastolo
http://denunceinrete.blogspot.it/2012/08/iniziativa-popolare-per-labolizione.html

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Link diretto a questo post:
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/07/ergastolo-ostativo-la-pena-di-morte.html
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Quest' articolo, è stato trasformato anche in knol:
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