Donna chiede aiuto: subita forte ingiustizia legale sanitaria.
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Questo è l'ennesimo abuso di autorità corrotte, che approffittano della propria influenza per non pagare la giustizia come tutti gli altri!!
Si tratta di un Finanziere a cui, pur avendo investito GRAVEMENTE!!! una donna, non è stata fatta pagare nemmeno semplicemente una multa!!
Come sempre, siamo costernati e SENZA PAROLE!! quando riceviamo lettere così!
e, non sappiamo cosa fare ....
Speriamo che qualcuno di voi, possa fare qualcosa di più.
Ecco la sua Storia.
Denuncia:
il suo Avvocato, la sentenza ingiusta del Giudice, e il CTU.
Chiede aiuto per sapere cosa fare.
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Torino 20/04/2011
Con la presente vi chiedo cortesemente un parere o un consiglio su come affrontare un problema relativo ad una vera ingiustizia legale: una condanna civile col pagamento di tutte le spese legali ( circa 20.000 euro) ; tutto questo a causa di un incidente stradale del 26/10/2003 in cui sono stata investita da un finanziere e grazie al quale ho riportato dei danni permanenti e ho perso il lavoro che svolgevo in quel periodo, rimanendo senza alcuna retribuzione fino a giugno 2004 senza poter usufruire di giorni di malattia. Premetto che l’assicurazione mi ha liquidato con euro 6.600 ( comprese di spese legali del mio avvocato) dandomi il 70% di colpa nonostante il medico legale della Toro assicurazioni mi avesse riconosciuto un 7/8 % di danno permanente e il mio medico legale di parte il 10%.
Il mio avvocato pertanto mi comunica che avremmo trattenuto tale importo come acconto e avremmo provveduto a richiedere il giusto risarcimento.
Il medico legale CTU nominato dal giudice esprime una valutazione del danno in misura del 3% e chiedendo vari pareri ad avvocati, medici legali e consiglieri dell’ordine degli avvocati mi è stato riferito che tale punteggio viene riconosciuto ad un semplice colpo di frusta.
Ho una caviglia storta con due viti dentro che è sempre dolorante, anche a distanza di 5 anni.
In questa occasione il mio avvocato mi aveva erroneamente detto che ulteriore documentazione medica l’avrei potuta portare il giorno stesso della visita medica, ma purtroppo non era così; avrebbe dovuto richiedermela e consegnarla entro un certo termine prefissato dal giudice.
Il medico legale anche se ha accettato ugualmente di vedere almeno le lastre non ha considerato nella valutazione i problemi al naso che ho comunicato e documentato conseguenti l’incidente, ma altri documenti medici che avevo con me quel giorno non li ho potuti consegnare; oltretutto a seguito dell’incidente e di tutte queste ingiustizie ho avuto e ho ancora oggi dei problemi di salute non indifferenti.
Secondo alcuni avvocati tale valutazione risulta bassa perchè non ho portato il mio medico legale di parte e non capisco quindi perchè uno deve pagare per farsi riconoscere la giusta percentuale di danno; anche perchè avevo già pagato un mio medico di parte terminata la fisioterapia e anche perchè al CTU ho dovuto pagare 240 euro di visita di tasca mia. Dopo tutte le spese, cioè, dovevo ancora pagare di nuovo il mio medico legale di parte?!
Altra ingiustizia all'inizio di questa storia assurda è che.. sono stata multata dai vigili urbani perché secondo i testimoni non ero sulle strisce pedonali , mentre la persona che mi ha investito non è stata multata nonostante i testimoni avessero dichiarato una velocità sostenuta ( la frenata era lunga 7 metri); ha iniziato a frenare solo dopo che mi ha investito.
Una dei testimoni nel verbale dei vigili testimonia che prima della frenata non aveva notato il pedone e che mi ha visto solo nel momento in cui sono stata investita dall'auto, mentre davanti al giudice, a distanza di quattro anni, dichiara che si ricordava del pedone perchè era strano vedere attraversare un incrocio così grande ed erroneamente diceva che attraversavo da sinistra verso destra (dal fiume po direzione ospedale mauriziano ) ; per tale contraddizione è stato fatto rientrare in aula nuovamente il marito che era in auto con lei per confrontare le testimonianze perchè lui giustamente ha dichiarato che attraversavo da destra verso sx. Tale testimone dichiara che l'investitore era nella parte interna della semicarreggiata, ma ciò non è possibile come risulta dalla stessa dichiarazione dell'investitore e cioè che aveva delle auto davanti che gli precludevano la visuale e superandole a velocità sostenuta mi ha investito.
Il testimone davanti al giudice dichiara che quando sono stata investita mi trovavo sulla propria traiettoria e pertanto l'auto l'ha superato oltrepassando la propria carreggiata.
Oltretutto il testimone dichiara che era appena ripartito e aveva percorso 2/3 metri, pertanto l'auto che mi ha investito non può avermi colpito a 11 metri dalle strisce pedonali.
La ricostruzione dei vigili non è corretta ; secondo loro il punto d'impatto è stato a 11 metri dalle strisce pedonali ma non è stato così perchè l'investitore ha spostato l'auto e i cocci che hanno trovato in prossimità del tombino al centro dell'incrocio, sono stati sicuramente spostati dalle altre auto o si trovano in prossimità del luogo in cui è stata spostata l'auto.
Oltretutto, se avessi attraversato al centro di un incrocio come corso Dante dove ci sono le auto che dal corso girano su via Nizza, sarei stata sicuramente investita da loro. Oltretutto ricordo che quando mi sono alzata ho fatto pochissimi passi per arrivare a sedermi sul gradino della banca unicredit che si trova proprio all'angolo in prossimità delle strisce pedonali e tale distanza non era sicuramente 11 metri.
Pertanto in base a tutti questi elementi è chiaro che è stata fatta una ricostruzione in base alle dichiarazioni non corrette soprattutto da parte dell'investitore.
Soprattutto perchè l’investitore non è stato multato dai vigili urbani?
LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI.
Sono stata sbalzata sul cofano, sul parabrezza e sul tettuccio per poi cadere a terra riportando trauma cranico e facciale e una frattura multipla del malleolo interno della caviglia sx con conseguente operazione e inserimento di due viti malleolari che ho ancora oggi.
Addirittura nel verbale dei vigili urbani ha dichiarato di avere dei bolli sulla portiera destra dove io praticamente non potevo aver sbattuto.
Ho sicuramente la mia parte di colpa visto che ho iniziato ad attraversare con luce gialla ma l'investitore senza dubbio ha avuto una condotta di guida molto pericolosa visto che procedeva a velocità sostenuta e sorpassando ha invaso la carreggiata opposta in prossimità di un incrocio semaforico e trafficato come questo . Mi chiedo sempre e lo ripeterò più volte perchè non è stato multato dai vigili urbani la persona che mi ha investito?
Riporto quanto scritto dal giudice nelle motivazioni della sentenza: la persona che mi ha investito che stava attraversando un incrocio con semaforo appena scattato verde avrebbe dovuto rallentare la velocità per assicurarsi che non ci fossero dei pedoni che dovevano completare l’attraversamento; egli tuttavia non ha fornito prova di aver ridotto la velocità al momento di superare il semaforo; anzi i testimoni avevano riferito una velocità sostenuta dell’auto e che la velocità non fosse contenuta sembra confermato dalla frenata lunga 7 metri.
Io stessa voglio precisare che l’investitore ha oltrepassato la propria corsia di marcia superando le auto ancora ferme al semaforo; si contraddice quando dichiara che era sulla propria corsia dicendo che in quel punto Via Nizza permette il transito di 3 auto, mentre poi afferma che le auto ferme al semaforo gli precludevano la visuale. Infatti un testimone dice che quando l’auto mi ha investito io ero sulla traiettoria di una delle due auto ferme al semaforo.
Pertanto ha oltrepassato la propria corsia di marcia, è passato davanti superando l’auto davanti a lui e mi ha investito e ha iniziato a frenare solo dopo avermi colpito e questo perché andava ad una velocità sostenuta e soprattutto non ha rispettato il codice della strada in vicinanza di un incrocio semaforico.
Come riporta il giudice infatti avendo la visuale preclusa a maggior ragione aveva l’obbligo di ridurre la propria velocità che gli avrebbe consentito di arrestarsi di fronte ad un ostacolo improvviso.
Il giudice riconosce un concorso di colpa al 50%, però vista la percentuale espressa dal Ctu ritiene che io sia già stata risarcita anche troppo dall'assicurazione e pertanto decide di condannarmi al pagamento di tutte le spese legali.
Secondo pareri di vari avvocati se avessi ricevuto un riconoscimento anche di soli 2 punti superiori non avrei dovuto pagare nulla e quindi penso che ingiustizia sia stata fatta anche in questo caso.
Una persona non può pagare ingiustamente per errori di questo tipo e per la non diligenza nello svolgimento del mandato professionale da parte di avvocati che si sono poco interessati alla pratica.
Il mio avvocato non ha avuto neanche la delicatezza di telefonarmi ma mi ha inviato direttamente una raccomandata per informarmi dell’esito della sentenza e allegandomi la parcella da pagare.
Bisogna evitare gli avvocati che ti promettono di ottenere risultati esageratamente positivi senza neanche conoscere nei dettagli la pratica solo per avere l’incarico.
La sentenza è stata depositata dal giudice in data 25/10/2007 e ho già ricevuto tre precetti dall’avvocato della controparte.
QUESTA NON E’ GIUSTIZIA
OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA!!!
Ho già presentato un esposto contro il mio avvocato al consiglio dell'ordine ma non ritengono che ci sia alcun elemento di responsabilità deontologica nel comportamento dell'avvocato stesso.
Come cittadina italiana, non sono tutelata dalle leggi italiane!!
Dove li trovo tutti questi soldi
che dovrei richiedere, invece, io, come risarcimento per tutta questa ingiustizia!!
Mi sto veramente rovinando la salute e
spero che qualcuno consideri questa vera ingiustizia e possa aiutarmi. Grazie.
Ci sarebbero altre cose da raccontare ancora, ma piu' ci ritorno e piu' mi innervosisco.
Avevo già pagato uno studio legale a cui ho tolto il mandato, a inizio causa, perchè mi chiedevano soldi in anticipo per mandare avanti la pratica, e poi ne ho trovato un altro ancora peggio.
Mi sono fidata di avvocati sbagliati sicuramente e poco professionali.
Distinti saluti.
GIORGIAPARINI@YAHOO.IT
Aggiornamento 27/04/2011
non sapete quanto mi sta rovinando questa storia da 7 anni......non posso trovare un altro avvocato per mettersi contro una sentenza che ormai è stata fatta......per poi perderla e dover pagare ancora altro........è possibile che la legge italiana sia questa............non si può fare proprio nulla.....o paghi se hai i soldi....o ti ammazzi e magari poi la storia viene messa a conoscenza.....ma per legge. é tutto legale quello che mi è successo.......anzi domani vado a chiedere la colletta agli avvocati davanti al tribunale......tanto sono dei ladri legalizzati pieni di soldi
la mia mail è GIORGIAPARINI@YAHOO.IT... ..POSSO LASCIARE ANCHE UN MIO TEL 3477463888........comunque domani dovrò già dare 500 euro che mi hanno prestato e poi 100 euro al mese per 5 anni..........l'avvocato ha già tentato il pignoramento fuori orario....io abito da mia sorella.....non ho nulla intestato e i mobili sono suoi.....ma non ha le fatture....oltretutto l'avvocato , non so se voleva spaventarmi.....ma mi ha detto che avrebbe chiesto tramite istanza l'apertura forzata ..........cifra precetto 5.500.....cosa devo fare? altrimenti procede......non c è stato verso...gli ho anche proposto subito 1500....indebitandomi ancora per chiudere questa storia....non ne posso più
Aggiornamento 30/04/2011
Risposta di Fabio del Toro
dal sito di denunceitaliane.it
Leggendo il tuo racconto è evidente che la situazione è abbastanza drammatica.
Dobbiamo però ribadire che in questo forum non si ricelebrano i processi e che il tuo racconto , sebbene sia credibile non può esser preso per oro colato.
Mi pare che le cose siano molto compromesse e temi sono tanti ma mi pare poco credibile che il tuo avvoato ti abbia " garantito " dei risultati visto che nessun avvocato serio può avere certezza sull'esito della causa.
Se come dici ci sono state delle irregolarità devi però saperle provare e dimostrare e in questo caso potresti appellarti al Consiglio dell'Ordine degli avvocati a cui appertiene.
Per quanto riguarda la causa in generale si tratta di capire se la cosa è passata " in giudicato " cioè se le tue sentenze sono definitive.
Se lo fossero la partita è chiusa, se invece non lo sono allora dovresti valutare se vale la pena continuare o meno.
Nel caso che tutto in Italia è finito e se ci sono delle dimostrabili irregolarità, potresti rivolgerti alla Giustizia Europea.
Se sei in possesso di documenti, puoi pensarci se invece non hai in mano nulla allora sei davvero senza speranza....
Facci sapere
Fabio
Aggiornamento 3/05/2011
Risposta di Fabio del Toro
dal sito di denunceitaliane.it
La questione dei clienti che non sono contenti rispetto al lavoro e dunque ai risultati ottenuti dal proprio avvocato, penso che colpisca oltre il 50% delle cause e dunque è un problemone senza soluzione.
Tutti entriamo in una lite legale con enormi aspettative e poi, i processi vanno come vanno, gli avvocati dei grandi potentati piegano la verità reale ad una nuova, spesso assurda quanto falsa VERITA' PROCESSUALE che è quella che viene appunto riscritta durante le fasi del processo.
Gli avvocati poi, come ogni altro libero professionista hanno come regola quella di non prendere incarico da un cliente se prima il cliente non è a posto e non ha saldato il professionista precedente.
Dunque, per fare un'altro esempio, supponiamo che io mi rivolgo ad un geometra, ma avendo avuto prima un'altro geomentra che secondo me non lavorava bene e non mi serviva correttamente e per questo voglio cambiarlo con uno nuovo... il nuovo geometra non inizia a servirmi fino a quando non ho risolto tutto e chiuso le pratiche con quello vecchio.
Questo in effetti serve a interrompere la catena dei morosi.
Vista dal lato dei "professionisti":
Se un cliente continua a cambiare professionista senza pagare mai, loro si ritroveranno sempre a fornire il servizio/prestazioni a turno senza mai riscuotere e dunque il cambio di professionista è ammesso solo quando si è trovata una qualche soluzione con il professionista precedente.
Nel mondo degli avvocati dunque, questo meccanismo è ancora più ferreo ed importante altrimenti si innescherebbe una reazione a catena infinita... basti pensare:
il soggetto A entra in causa con il soggetto B e incarica avvocato Rossi di assisterlo.
Il soggetto A perde malamente la causa ed accusa Rossi di non averlo servito adeguatamente e si rivolge all'avvocato Bianchi per fare appello al soggetto B e anche al precedente avvocato Rossi.... ma l'avvocato Bianchi, che si troverebbe contro sia un collega che un soggetto processuale che ha già vinto.... rischia di lavorare tanto ( due cause in pratica ) e pochissime aspettative di vincere e di riscuotere, magari il soggetto A, dopo che si arrivasse ad una conferma della cattiva sentenza di primo grado ( cosa probabile ) e dopo un insuccesso contro il collega che forse tanti errori non evaveva fatti dal punto di vista prettamente tecnico ma aveva perso per effetto dei meccanismi infernali del mondo giudiziario.... alla fine il soggetto A andrà a cercarsi un nuovo avvocato che denunci di nuovo tutti gli avvocati precedenti e dunque Verdi attacca Bianchi, che attacca Rossi e la catena diventa infinita mentre nessuno paga....
Dunque, il tutto si basa su un principio antichissimo che in latino si dice SOLVE ET REPETE che si potrebbe dire, prima paghi e poi discuti.
Anche questo purtroppo è alla base del pagamento delle tasse che spesso prima si pagano e poi eventualmente le contesti, le annulli e te le fai rimborsare.
Siccome però tutti sappiamo che le ingiustizie troppo spesso rimangon tali, allora non si vorrebbe pagare ben sapendo che non si riavranno i soldi ingiustamente spesi.
Quindi ricapitolando, l'ordine delle cose sarebbe:
1) si celebra il processo in primo grado
2) lo perdi ma hai ragione....
3) paghi il primo avvocato che magari non era in gamba ma quello avevi scelto...
4) prendi un avvocato nuovo, vinci in appello e ti fai ridare anche i soldi che hai speso con il primo avvocato e annulli la sconfitta e rientri nelle spese.
Questo percorso però è fin troppo teorico visto che le cose non vanno quasi mai così.
Fabio
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Potete leggere l'originale lettera, speditaci dalla Signora, a questo link:
http://www.google.com/notebook/public/02715070055054650337/BDRcI3goQ7-LXoPcl
Denunce In Rete.
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3 commenti:
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